Venerdì, 23 Dicembre 2022 16:14

Dalle vecchie console al cloud gaming: così è cambiato il mondo dei videogame

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Il cloud gaming è noto anche con la denominazione gaming on demand, che rimanda ad una particolare modalità di intrattenimento entrata di prepotenza nella cultura popolare grazie a colossi dello streaming come Netflix che hanno rivoluzionato il modo di utilizzare il prodotto seriale. Il cloud gaming funziona pressoché allo stesso modo ma invece di permette la visione di un particolare film o di una serie tv garantisce la possibilità di utilizzare un videogioco: questo viene trasmesso in streaming sul dispositivo selezionato dall’utente in quel momento, può essere lo smartphone ma anche il tablet, il computer o la classica console.

Il cloud gaming può rappresentare una via alternativa rispetto a quella che era considerata l’unica metodologia possibile per usufruire di un certo titolo: l’acquisto fisico della piattaforma e dei singoli giochi. Tra le aziende che per prime hanno puntato in questo nuovo settore c’è Google attraverso Stadia, la piattaforma andrà però incontro a chiusura nel gennaio del 2023: le motivazioni però non sono da ricercarsi in una penuria di utenti ma probabilmente in scelte sbagliate da parte dell’azienda, che ha messo a disposizione la propria tecnologia ma non ha investito nulla riguardo ai videogiochi in esclusiva, che invece avrebbero dovuto costituire il cardine del progetto.

Il modo di operare del cloud gaming assomiglia al servizio garantito dalle piattaforme di video on demand: i giochi vengono archiviati su speciali hardware ed il dispositivo dell’utente riceve il segnale per la trasmissione in streaming. Il vantaggio è sicuramente quello di non imporre il download del gioco e di tutte le sue componenti, permettendo così il gioco anche a quanti non sono in possesso di computer particolarmente performanti.

Nonostante i risultati non brillanti delle aziende che fino ad ora si sono approcciate a questa nuova modalità di fruizione dei videogiochi, il cloud gaming ha tutte le potenzialità per ricoprire un ruolo centrale nell’intrattenimento. L’obiettivo ultimo è quello di riuscire a garantire a fette di pubblico sempre più ampie la possibilità di utilizzare tutti i videogiochi desiderati senza necessariamente dover comprare l’ultima console uscita o un computer maggiormente performante. Al momento sia Microsoft che Sony hanno rilasciato le proprie piattaforme di cloud gaming, con la prima che vanta già la cifra record di 25 milioni di abbonati (pur essendo presente sul mercato solo dal 2019).

I giochi selezionabili sono numerosissimi e il catalogo prevede un’ampia varietà di titoli, inclusi i più tradizionali. Non mancano infatti i giochi più tradizionali: gli scacchi ne sono un esempio, talvolta con veri e propri tutorial per comprendere al meglio le mosse da effettuare durante la partita. Attenzione viene accordata anche ad altri giochi di carte tradizionali: schema e caratteristiche del blackjack sono parte dei giochi ad esso dedicato, lo stesso avviene nel caso del poker e delle sue numerose versioni.

Parlando più in generale di quantità di titoli disponibili, le cifre cominciano ad essere rilevanti in questo 2022: Playstation Now vanta un catalogo di 800 giochi pronti ad essere selezionati per lo streaming, di questi 300 sono attualmente scaricabili ma gli aggiornamenti sono costanti. Leggermente inferiore è invece l’offerta proposta da Xbox Cloud, con 270 titoli.

 

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